giovedì 20 giugno 2013

Di psicologi e pozzi troppo profondi

 C'è una lunga serie di motivi se non sono mai andata da uno psicologo.
Prima di tutto io non chiedo aiuto. Mai. Io sto sempre bene e non ho mai bisogno di niente. Io tengo tutto dentro, la rabbia, il dolore, la paura e non permetto a nessuno di avvicinarsi abbastanza da vedere cos'ho dentro. E fingo. Racconto un sacco di bugie, a tutti, in modo che pensino che sono esattamente come mi vorrebbero. Perché una delle mie paure più grandi è deludere le persone e se andassi da uno psicologo sentirei di aver deluso i miei genitori, che si impegnano tanto per darmi tutto quello di cui ho bisogno per farmi crescere bene. Mi sentirei in colpa perché gli farei spendere dei soldi e li farei preoccupare. Del resto il
senso di colpa è una delle colonne portanti della mia vita, mi sembra sempre colpa mia, di tutto, perché non ho fatto abbastanza, perché non sono abbastanza.
Poi mi sembra come se finché non lo dico ad alta voce, che ho un problema, finché tutto rimane solo nella mia testa sia meno grave, meno reale, che sia più probabile che un mattino sparisca come un brutto sogno. Insomma non voglio ammetterlo, preferisco nascondere la polvere sotto il tappeto, fare finta che non ci sia, ignorare la questione  invece di affrontarla.
E per finire ho paura di sembrare solo una ragazzina viziata che si inventa dei problemi per attirare l'attenzione. Va bene, non è normale sapere a memoria le calorie di praticamente tutto quello che mangio, contarle maniacalmente e poi  finire periodicamente a ingurgitare qualunque cosa mi capiti a tiro. Ma non ho nemmeno mai vomitato, il mio peso non è preoccupante e a vedermi sembro tutt'altro che denutrita ve l'assicuro, per cui mi sembra irrispettoso verso chi ha problemi seri, ecco. Però sono stanca di vivere in questo modo, di sentirmi uno schifo qualunque cosa faccio. Ogni giorno mi dico che adesso basta, cambierò,  sistemerò le cose e ogni giorno fallisco e mi sento sempre più lontana dalla meta. E'come se fossi dentro a un pozzo, cercando di risalire e non facessi altro che scivolare sempre più in basso. Mi sento impotente.












10 commenti:

  1. Ho letto il post e ti posso dire alcune cose. Punto primo: esistono dei centri di aiuto per i giovani, completamete gratuiti. Non so in che città vivi ma nella mia ad esempio c'è un'associazione chiamata SPAZIO GIOVANI e si occupa anche di problemi alimentari. C'è pure il sito se vuoi saperne di più te lo linko. È dislocato anche in altre città e forse è anche nella tua! Completamente gratuito senza prenotazioni, vai li come e quando vuoi ovviamente negli orari di apertura. Punto due: l'anoressia/bulimia NON è una malattia FISICA ma solo ed esclusivamente psicologica. Puoi essere perfettamente normopeso ed essere più malata di una di 45 kili. È la testa in pericolo prima di tutto, anche prima del corpo. Non ce la fai a tirarti fuori da sola e questo te lo assicuro, perchè per fare una roba del genere dovresti avere la mente lucida, cosa che non hai. Non sei in grado, non hai le forze per uscire da questo casino e hai bisogno di aiuto. Finchè non te lo ripeti non vai da nessuna parte. Devi cercare di volerti bene e ammettere a te stessa che ti serve un sostegno è il primo grande passo per cominciare a amarti! Lo so che è difficile ti capisco, i sensi di colpa ce li ho anche io verso i miei genitori, ma riconosco che questo è un periodo in cui ho bisogno di aiuto! Prima o poi capita a tutti. Non possiamo essere sempre perfetti. Altrimenti non saremmo qui in terra, non esisteremmo proprio! Devi accettare con tutta la serenità di questo mondo che avere dei problemi specialmente alla nostra età è più che normale. Fa parte del nostro percorso e della nostra crescita. Ti prego, non puoi far finta che tutto vada bene. Lo sai benissimo, perchè la dimostrazione più ovvia è che tu sei profondamente infelice. Quindi ti auguro veramente che tu possa farti un bell'esame di coscienza. Per qualsiasi cosa se vuoi ti posso aiutare (come posso nei miei limiti..:) )

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    1. Grazie, davvero, dei tuoi commenti e della disponibilità! Però lo ammetto, continuo a essere molto spaventata all'idea di chiedere aiuto...l'unica cosa che posso assicurarti è che ci penserò più seriamente di quanto non abbia mai fatto fino ad ora, non mi sento di promettere di più per adesso. Un abbraccio

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  2. Ti lascio questo, allora... Sperando che posa essere sia un po' una provocazione, sia uno spunto di riflessione per te...

    http://anoressiabulimiaafterdark.blogspot.it/2011/03/chiedere-aiuto.html

    Un abbraccio...

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    1. Mi sono riconosciuta in pieno nel quadro che hai tracciato di una ragazza che non si sente "malata abbastanza" e che quindi non merita aiuto. Ora dovrei fare il passo successivo, capire che quest'idea è proprio parte di questa malattia, come dimostra il fatto che sono tutt'altro che l'unica a sentirsi così. Ci riuscirò?

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  3. Ciao Lucienne, ho scoperto questo tuo blog e noto che abbiamo molte cose in comune, la paura di chiedere aiuto soprattutto. Io ho iniziato a farlo, e per ora funziona, tutto qui, non ho nessuna verità assoluta: avevo le tue stesse riserve sul supposrto psicologico, e sono crollate. Ed ora sto un pochino meglio.
    Se vuoi passa anche tu da me.
    Abbracci, tanti ;)
    caffè amaro

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    1. Sono felice che tu abbia avuto un'esperienza positiva, che ti ha aiutato a migliorare. Sarà anche una motivazione in più per me, anche se al momento ho ancora tanti dubbi...Grazie di essere passata, ricambio molto volentieri. Un bacio

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  4. Ti capisco perfettamente.. Mi rispecchio in tutto cio che hai descritto.. Per me non vedo via d uscita.. Un bacio..

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    1. Vedo che siamo in tante in questa situazione, da un lato questo mi fa sentire un po' meno sola, dall'altro mi riempie di tristezza: non auguro a nessuno al mondo di trovarsi in questa situazione! Un abbraccio

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  5. Anche io sono come te, non sono magra (anzi ahahha) ma so di essere malata, di avere qualcosa. Calorie, cibo, dieta, esercizio. Penso solo a dimagrire e ogni giorno mi ritrovo a mangiare tonnellate di cibo senza vomitare (non che non ci abbia provato, ma non riesco). Ne ho parlato con il mio ragazzo, che poverino non sa come aiutarmi, e ho '' provato'' a dirlo a mia madre, ma il suo commento è stato '' in questa casa non esisti solo tu, sei troppo golosa datti un controllo''. Non credo negli psicologhi, penso rubino troppi soldi a persone che hanno già problemi seri. So solo che voglio uscirne, perchè mi sembra di essere morta, la mia vita così non ha senso, un abbraccio,
    G.

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    1. Le persone che sono al di fuori di questo problema non riescono a capire e non sanno come aiutarci, rischiando solo di peggiorare la situazione. Anch'io l'unica volta che ho provato ad accennare il discorso coi miei mi sono sentita rispondere che non sono una bambina piccola e dovrei sapermi controllare. Sono davvero stanca di vivere tra diete e abbuffate, ma non ho più le forze di cercare di oppormi a tutto questo e mi trascino avanti un giorno dopo l'altro. E come dici tu, non ha senso una vita così. Un bacio

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